Il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per la circoscrizione del Tribunale di Ragusa, Daniele Manenti, interviene dopo che, in queste ultime ore, è stato tirato in ballo con riferimento alla vicenda di una famiglia di Vittoria la cui casa è stata posta all’asta. “Ho atteso che il caso fosse definito – afferma Manenti – per evitare che le mie parole potessero essere strumentalizzate, in un senso o nell’altro. Non scendo nel merito della vicenda, perché non è mio compito. Così come non faccio valutazioni sulle dichiarazioni provenienti, in merito, dal presidente nazionale dell’Associazione nazionale dei commercialisti, Marco Cuchel. Dico che si è fatta confusione. Infatti, una cosa è l’Ordine, da me presieduto, a livello provinciale, un’altra è l’Associazione nazionale dei commercialisti che rappresenta un sindacato di professionisti ma che è organismo differente ed autonomo rispetto all’Ordine professionale dei commercialisti. In ogni caso al di là delle opportune e necessarie precisazioni, come commercialisti, vogliamo ribadire con forza che abbiamo sempre dimostrato la nostra incondizionata disponibilità a comprendere il dramma umano, familiare e sociale che sta dietro un’asta giudiziaria. Siamo prima di tutto persone, cittadini e poi professionisti. Toccare con mano, nel nostro ruolo di professionisti delegati, le mille storie di miseria, di disagio sociale, di esclusione, di drammi familiari ci fa sempre di più comprendere che probabilmente è arrivato il momento per cominciare a combattere la povertà e non i poveri. Avvertiamo che anche nel nostro territorio si rischia di innescare forti turbative sociali, in quanto a fronte delle diffuse difficoltà economiche si aggiunge la difficoltà e l’impossibilità di assicurare una casa alla propria famiglia. Tale situazione rende più che mai necessario ed urgente un intervento della politica a tutti i livelli”. Il presidente Manenti continua: “Il nostro ruolo di professionista delegato alle vendite non è certamente facile, ma è un’attività che svolgiamo al servizio dello Stato e della collettività. Mi associo alla dichiarazione del rappresentante del movimento dei Forconi, Mariano Ferro, e lo stesso mi ha assicurato che nessuna azione o pressione psicologica è stata esercitata nei confronti dei professionisti delegati alle vendite, evidenziandomi sempre che la loro azione di protesta è finalizzata a sensibilizzare i cittadini e soprattutto la politica ad intervenire tempestivamente per risolvere il problema delle aste giudiziarie a livello legislativo”.