La Polizia di Stato venerdì mattina ha effettuato diversi controlli all’ingresso delle scuole, durante le lezioni ed all’uscita rinvenendo sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana in due istituti scolastici. Nei giorni scorsi al numero di telefono dedicato “43022” sono arrivati diversi sms da parte di genitori e di qualche studente. Il contenuto degli sms era quasi identico e manifestava da parte dei genitori una forte preoccupazione per i figli assuntori di droga. Chi ha chiesto controlli, chi ha chiesto di “beccare” la figlia in flagranza, chi di acciuffare lo spacciatore e chi di parlare con i giovani studenti durante le lezioni. La Squadra Mobile ha inoltre effettuato indagini per appurare la veridicità delle segnalazioni anonime giunte al numero “43022” ed ha organizzato incontri nelle scuole e controlli preventivi. Al termine di queste attività, venerdì mattina, unitamente alle Unità Cinofile agenti in borghese della Squadra Mobile e Volanti della Polizia di Stato hanno controllato due istituti scolastici della città di Ragusa. In un primo istituto i cani hanno sentito l’odore della droga che era già stata consumata e aveva impregnato gli zaini di alcuni studenti che hanno pure ammesso di farne uso saltuariamente. Nell’altro istituto, durante le lezioni, con la collaborazione del personale docente e dei dirigenti scolastici, si è proceduto al controllo, trovando un assuntore ancora in possesso di alcuni grammi di hashish, utile per il confezionamento di 3-4 spinelli. Il giovane, che ha compiuto 18 anni da pochissimo, ha ammesso di farne uso da qualche anno ma saltuariamente e quella sostanza l’aveva comprata pochi giorni prima da uno spacciatore; per questo sono in corso indagini della Squadra Mobile per individuare il criminale, ma gli elementi forniti sono pochissimi e sarà difficile anche per la quasi totale omertà degli studenti. In uno dei cortili di un altro istituto scolastico è stata trovata una piccola confezione di marijuana che è stata sequestrata. Il giovane assuntore è stato denunciato all’Ufficio Territoriale del Governo e dovrà iniziare dei colloqui per il recupero. Il giovane non aveva ancora conseguito la patente e per questo non è andato incontro alla sospensione prevista dalla legge. Le conseguenze per gli assuntori sono solo di tipo amministrativo ma limitano moltissimo i trasgressori per quanto concerne l’uso dei veicoli e l’eventuale conseguimento di passaporto. Quasi del tutto impossibile ottenere il porto d’armi o accedere a concorsi pubblici per l’arruolamento nelle Forze di Polizia. “La Polizia di Stato continuerà ad effettuare i controlli negli istituti scolastici grazie alla collaborazione del personale docente. È di fondamentale importanza ricevere le segnalazioni dei genitori e dei giovani studenti; poter intervenire subito è risolutivo per la maggiora parte dei problemi che se non affrontati con tempestività possono diventare sempre più grandi e difficili da gestire”.
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