L’affresco è riemerso grazie ai lavori di restauro. Era rimasto nascosto sotto una patina di intonaco nella navata destra. E’ la testimonianza più autentica dei lavori fatti antecedenti al sisma con una decorazione datata 1400. Una lavoro di restauro certosino, con tanti inghippi di natura tecnica, con più imprese che si sono succedute. La chiesa di Santa Maria delle Scale torna alle antichi splendori, dopo 4 anni di chiusura, grazie ai finanziamenti della legge speciale su Ibla. per l’occasione si è tenuta una cerimonia alla presenza dei tecnici che hanno seguito gli interventi, del vescovo Paolo Urso, del sindaco Federico Piccitto, del presidente del consiglio comunale Giovanni Iacono, del prefetto Annunziato Vardè e di tanti cittadini. Il sindaco ha voluto “consegnare” la chiesa al parroco Gino Alessi. “E’ una chiesa a cui sono particolarmente legato – ha detto il primo cittadino – oggi la riconsegniamo, dopo i lavori di restauro, alla comunità di Santa Maria e al suo parroco Gino Alessi”. “Una delle chiese più significative della nostra comunità – aggiunge Peppino Antoci, responsabile beni culturali della diocesi di Ragusa – è stata oggetto di diversi interventi di restauro settoriali ma mai in maniera complessiva. I lavori fatti con i fondi della legge 61 – 81, con un importo di circa 130 mila euro, hanno interessato la copertura e le volte interne più il pavimento del portico della chiesa con una copertura in acciaio e vetro. Con questa copertura si può ammirare il pavimento sottostante. Si è intervenuto, inoltre, per ridurre l’umidità di risalita nella chiesa visto che il tempio è costruito per buona parte sulla roccia. Proprio in occasione di questi interventi sono venuti alla luce gli affreschi all’interno della cappella della Crocifissione”. L’affresco è rimasto per secoli coperto da una patina di vernice. “Grazie ad un intervento mirato con dei saggi di particolare interesse –aggiunge l’architetto Pietro Floridia, direttore dei lavori – siamo riusciti a fare riemergere l’affresco del 1400 che era rimasto nascosto in un angolo della navata sovrastante l’altare”. La chiesa di Santa Maria delle scale conserva della primitiva chiesa quattrocentesca e rinascimentale la navata destra che resistette al terremoto e per questo risulta essere una importante testimonianza della città pre-sisma. La struttura a tre navate vede annesse numerose cappelle e decorazioni con gli stili delle diverse epoche.
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