Una vera e propria schiarita in un panorama denso di nubi. Così il presidente del sindacato provinciale gioiellieri, Enzo Buscemi, anche nella qualità di componente della giunta nazionale Federpreziosi, commenta la dichiarazione del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sulla intenzione del Governo di riportare i limiti per l’uso dei contanti al livello europeo alzando la soglia da 1.000 a 3.000 euro. “Abbiamo in effetti riscontrato – dice Buscemi – un atteggiamento particolarmente attento e positivo verso le problematiche legate alle incontestabili conseguenze – per essere molto chiari la riduzione degli introiti dovuta ai crolli delle vendite registrati dal comparto del commercio tra cui il settore orafo-orologiero – legate ai lacci e lacciuoli creati dall’introduzione del limite all’uso dei contanti e dalle procedure di tracciabilità dei pagamenti. Tra l’altro, tutto ciò subito dopo le notizie su una possibile imposta per i versamenti giornalieri agli sportelli superiori ai 200 euro, peraltro prontamente smentita. Le criticità, sia nello specifico contesto nazionale sia in raffronto con quanto avviene in altri Paesi dell’Ue, sono state ampiamente confermate in un’indagine, commissionata da Federpreziosi Confcommercio a Format Research, presentata proprio a fine gennaio in occasione del primo importante appuntamento fieristico per il mondo orafo, VicenzaOro January 2015. Come organizzazione, e in questo senso appoggiamo la linea del nostro presidente nazionale Giuseppe Aquilino, ribadiamo la massima disponibilità a collaborare nelle forme che saranno ritenute più opportune perché si addivenga alla definizione di una strategia che porti quei vantaggi di cui beneficeranno le aziende e l’intera economia locale e nazionale con la ripresa dei consumi”.