“Lo aveva promesso. E lo ha fatto. Peccato, però, che la svolta prefigurata da Piccitto in campagna elettorale si stia trasformando in una grande tenebra. Prima tasse e poi ancora tasse. E, adesso, invece, la richiesta di aprire l’anticipazione di tesoreria. Un conto salato quello che il sindaco e i suoi alleati di Partecipiamo stanno presentando alla città”. E’ quanto afferma il consigliere comunale Angelo Laporta che, con riferimento in particolare alla questione dell’anticipazione, mette in evidenza alcuni numeri che non lasciano affatto tranquilli. “C’è da restare esterrefatti – continua – perché, al di là dei facili proclami, i numeri sono numeri e non possono essere contestati. La realtà è che le entrate dell’Ente erano passate (e lo dicono i dati dei bilanci approvati) da circa 115.000.000 di euro del 2009 a 117.000.000 di euro del 2012 a ben 132.153.288 del 2013 fino a 136.955.888,66 nella previsione 2014, per non parlare dei proventi delle royalties. Evidentemente questo vuol dire che Piccitto e soci hanno sovradimensionato le entrate e non rispettato gli equilibri di bilancio. Prova ne sia il fatto che le casse del Comune di Ragusa sono a zero. Purtroppo, l’’anticipazione è un punto di non ritorno. Non vi è Comune che l’abbia aperta e che poi sia riuscito a rientrare. I cittadini sappiano che tutto ciò è un fatto totalmente nuovo per il Comune di Ragusa. Anche nel caso l’anticipazione non dovesse essere utilizzata appieno, rimarrebbe sempre il serio pericolo oltre a un segnale di avvio di un percorso estremamente rischioso che ha già portato i Comuni della zona al riequilibrio prima e poi al dissesto. Ma i ragusani sono consapevoli di tutto ciò? Riescono a percepire la spada di Damocle che pende sul capo del nostro Comune? Una situazione gravissima di cui non si può non far parola nella maniera più eclatante. E chiediamo che la questione sia affrontata, in una seduta urgente, del prossimo civico consesso”.