“Ha dell’incredibile, alla luce dell’atteggiamento avuto nella penultima seduta d’aula, la decisione assunta dall’amministrazione comunale di Ragusa di predisporre uno studio specialistico sull’inesistente spiaggia di Santa Barbara, per mitigare il rischio dell’erosione costiera”. E’ quanto sostenuto dal consigliere di Idee per Ragusa, Giorgio Mirabella. “Nella disposizione di giunta si dà anche mandato al dirigente di settore di provvedere, leggo testualmente, alla redazione di tale documento, propedeutico agli eventuali interventi successivi da attivare. Tantissime le domande che intendo porre e le riflessioni consequenziali che mi vengono. Innanzitutto voglio ricordare che la maggioranza consiliare, dunque Movimento Cinque Stelle e Partecipiamo, hanno bocciato l’ordine del giorno sostenuto dal sottoscritto insieme a tutta la minoranza consiliare e con il sostegno del consigliere di maggioranza Gianna Sigona, in quanto, a loro dire, doveva essere necessariamente modificato. A distanza di qualche giorno assistiamo a questa decisione quasi fosse un modo per ‘lavarsi la coscienza’ dalla scellerata scelta compiuta e ancora una volta prendere in giro i tantissimi residenti della popolosa zona marinata che con 1400 firme avevano dato vita e sostenuto l’ordine del giorno in questione. Se tale progetto premeva alla giunta, così come era stato garantito negli incontri preliminari avuti con una delegazione di residenti, perché tale studio specialistico non è stato compiuto a suo tempo, piuttosto che a ridosso dell’inizio della stagione estiva? Perché tale provvedimento non è stato presentato in aula in sede di dibattimento dell’ordine del giorno, integrando lo stesso documento presentato dal sottoscritto e sostenuto dalle minoranze? Se è vero – come sostiene il presidente del consiglio Giovanni Iacono – che l’atto della giunta va incontro alle esigenze palesate dai cittadini, quali sono i tempi di intervento? Perché si parla di studi seri e di reperimento di fondi soltanto dopo che l’ordine del giorno in questione è stato sonoramente bocciato in aula? Tanti interrogativi a quanto pare – prosegue Mirabella – che non hanno al momento risposte oggettive e consequenziali, e lasciano esclusivamente l’amaro in bocca in chi ha ascoltato i residenti”.
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