Avrebbe studiato con cura le sue vittime per poi convincerle di avere poteri magici e che era capace di rimuovere maledizioni e malocchi in cambio di denaro. Con l’accusa di truffa aggravata una donna di circa 50 anni, C.V., è stata denunciata a piede libero dai Carabinieri della Stazione di Comiso. L’attività di indagine ha preso le mosse dalle denunce presentate da due vittime che la sedicente maga è riuscita a raggirare. Secondo quanto appreso, la falsa fattucchiera agiva acquisendo informazioni sulle vittime per poi avvicinarle. In maniera subdola, carpiva la loro fiducia, dimostrando di conoscerne dettagli della vita privata che solo le persone più vicine potevano aver appreso ed instillava la convinzione che tali dettagli fossero stati comunicati dai defunti della vittima stessa. La truffatrice si accreditava quindi quale delegata dai defunti stessi ad aiutare i cari ancora in vita e gravati da maledizioni, a sconfiggerle. La falsa chiromante poi terrorizzava le proprie vittime sostenendo che il maleficio avrebbe arrecato loro disgrazie che si sarebbero potute scongiurare soltanto attraverso un rito, rafforzato dal contatto ultraterreno che la sedicente maga avrebbe intrattenuto con i cari defunti delle vittime. A fronte della celebrazione del rito magico, la donna richiedeva alle vittime i loro monili d’oro e d’argento, per mantenere il presunto contatto necessario per allontanare dalla persona il sortilegio, e poi un compenso in denaro di svariate centinaia di euro. Le due vittime, avuto sentore del raggiro, si sono rivolte ai Carabinieri che, nel corso della perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto gli oggetti preziosi delle due vittime che, previo riconoscimento, sono già stati riconsegnati loro, nonché varie attrezzature del “mestiere”: candele, amuleti, talismani e vari oggetti di origine naturale (conchiglie, ossa, cristalli). Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare se altre persone abbiano collaborato con la sedicente fattucchiera e se altre ignare persone siano cadute nel raggiro: l’attività d’indagine è suscettibile di ulteriori sviluppi. Chiunque si riconoscesse nel ruolo di vittima di analoghe truffe, può contattare la Stazione Carabinieri di Comiso o rivolgersi al 112.
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