Una partecipata assemblea ha fatto da cornice alla presentazione della proposta Cna a tutela delle imprese di carrozzeria nei confronti delle assicurazioni tenutasi nella sede provinciale di via Psaumida a Ragusa. Un appuntamento di cruciale importanza per gli operatori del settore anche per la presenza del presidente nazionale della Cna Servizi alla comunità, Franco Mingozzi. C’era pure il presidente regionale Vito Sauta con il responsabile siciliano Salvatore Belfiore oltre, ovviamente, al presidente provinciale Vincenzo Canzonieri con il responsabile Giorgio Stracquadanio. L’intento era quello di presentare i contenuti della proposta alla deputazione nazionale dell’area iblea. L’occasione è stata utile per illustrare i punti fondamentali del documento a cominciare dalla libertà di scelta della carrozzeria cui affidare la riparazione da parte dell’assicurato ma anche fare in modo che la riparazione sia eseguita nel rispetto della conformità con gli standard dei costruttori oltre che la revisione delle auto riparate dopo un incidente che ha compromesso la sicurezza del veicolo. Tra gli altri contenuti della proposta: obbligo della fatturazione di tutti gli interventi riparativi (tale fattura deve essere analitica, specificando i tempi e le modalità di riparazione nonché i ricambi utilizzati, ciò anche ai fini della tracciabilità dell’intervento per il contrasto alle frodi assicurative); utilizzo pieno della cessione del credito, inteso quale diritto e opportunità previsti dalle leggi vigenti (con la cessione del credito si permette inoltre all’automobilista di ricevere la riparazione in forma specifica recandosi presso la carrozzeria che ha scelto liberamente, senza esborso anticipato di danaro); difesa della sana concorrenza nel mercato dell’autoriparazione (nessun vantaggio dato alle imprese convenzionate con le assicurazioni e nessun svantaggio per i carrozzieri indipendenti). Inoltre, il documento presentato contempla la possibilità del risarcimento integrale dei danni subiti, ivi compresi i servizi aggiuntivi e complementari della riparazione quali, ad esempio, il soccorso stradale e l’auto di cortesia durante il periodo della riparazione. Altri punti riguardano: l’abrogazione della disciplina del risarcimento diretto e del suo regolamento, anche in considerazione del suo fallimento in termini di riduzione dei premi assicurativi; garanzia della terzietà e indipendenza del perito assicurativo. Tutti questi punti sono stati condivisi in maniera unanime dai parlamentari presenti che, in maniera indistinta, hanno assicurato il loro forte impegno per il settore.