Terzo e ultimo appuntamento con l’archeologia subacquea nei locali dell’ente di formazione professionale Enapra di Ragusa per il corso sulla “Tutela e valorizzazione dei beni archeologici subacquei” finanziato dall’assessorato regionale all’istruzione e formazione professionale. Dopo l’archeologo Di Stefano, direttore del parco archeologico e del museo di Kamarina, e dopo l’archeologo Bruno, funzionario della Soprintendenza del mare, è stata la volta dell’archeologo Scerra, funzionario della Soprintendenza di Ragusa. Il dr. Scerra ha trattato il tema delle torri d’avvistamento nel ragusano, da Punta Braccetto a Pozzallo (la loro funzione, l’epoca della loro costruzione e gli arredi contenuti). L’archeologo ragusano ha inoltre parlato de “i cannoni di Cammarana”, rinvenuti nel 2002 da Maurizio Buggea e dallo stesso Saverio Scerra.
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