Pubblichiamo la riflessione della Chiesa Evangelica Metodista di Scicli, di Pax Christi Ragusa. delle associazioni Libera, Agesci, Emergency, Auser, Mediterranean Hope Casa delle Culture. “L’appuntamento del Primo Maggio a Pozzallo a nostro parere assume un grande significato perché mette al centro dell’attenzione i diritti delle persone a prescindere dalla nazionalità, dalla collocazione geografica e del colore della pelle. In questo contesto le scriventi organizzazioni valutano positivamente la presenza dei segretari generali dei tre sindacati e danno il proprio contributo , in modo autonomo e indipendente, a questa importante iniziativa. Dopo la conclusione della manifestazione sindacale le scriventi organizzazioni intendono dare vita ad una preghiera inter religiosa per testimoniare che la comunità ragusana non ha abbandonato i principi della fratellanza umana, della solidarietà e dell’impegno civile. Dinnanzi al continuo dramma che coinvolge il nostro Paese , dall’esodo di uomini, donne e bambini che giungono nella nostra terra, dalle migliaia di morti dinnanzi alle nostre spiagge, noi non ci vogliamo assuefare! Ormai le migrazioni dettate dalla povertà rappresentano una minoranza al confronto con l’esodo originato da guerre e carestie . Rispetto alle dimensioni di tali fenomeni i governi europei non possono affrontare il problema in modo burocratico delegando all’Italia compiti e responsabilità di dimensioni continentali. Non possiamo accettare che l’economia, ormai divenuta vagabonda e onnivora, ignori che ogni individuo va riscattato e promosso. La globalizzazione deve diventare modalità concreta di partecipazione e corresponsabilità nell’economia come nei diritti dei cittadini e nel diritto del Dobbiamo evitare che le diversità culturali e religiose si trasformino in scontro di civiltà. Dobbiamo percorrere nuove capacità di comprensione animate da quel realismo che consente di leggere la concretezza della vita delle persone, i loro bisogni, le loro attese. Per questo riteniamo importanti i numerosi appelli del Pontefice in cui afferma che si è aspettato troppo a lungo nell’ascolto reciproco per valorizzare le positività di ciascuna cultura e ciascuna religione. Il primo maggio , nella città che diede i natali a Giorgio La Pira, vogliamo ricordare la lettera che egli scrisse a Pio XII. “….il Mediterraneo è il lago di Tiberiade del nuovo universo delle nazioni. Queste nazioni, col lago che esse circondano, costituiscono l’asse religioso e civile attorno a cui deve gravitare questo nuovo Cosmo delle nazioni da Oriente e da Occidente…..” Nella piazza antistante la Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo alle ore 12 del primo maggio, dopo la conclusione della manifestazione sindacale, cittadini che si riconoscono nell’ Islam, nella Chiesa Evangelica e nella Chiesa Cattolica pregheranno insieme”.
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