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02/05/2015 -

Cronaca/

Arrestati gli autori dell’omicidio di un rumeno a Scoglitti

BOUKHOBNA Hamdi Tunisia il 25.01
La Polizia ha catturato nelle campagne di Vittoria e sottoposto a fermo di indiziato di delitto (disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa) per i reati di concorso in omicidio doloso commesso con l’uso delle armi, sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo aggravata Nizar Brahimnato di 23 anni,  Marouane Tebra di 27 anni, Anwari Tebra di 23 anni e Hamdi Boukhobna di 24 anni, tutti tunisini e braccianti agricoli regolari sul territorio nazionale e privi di precedenti penali. I quattro hanno confessato: “eravamo ubriachi, abbiamo visto la coppia uscire dalla discoteca ed abbiamo pensato di divertirci un po’: due di noi hanno colpito lui con un bastone ed in due abbiamo violentato la donna. Ammazzato l’uomo, abbiamo violentato la donna per un’ora, poi per continuare l’abbiamo portata nuda vicino a una serra ed abbiamo continuato per un paio di ore a turno. Eravamo ubriachi: lo abbiamo fatto così tanto per farlo e pensavamo non ci avreste trovati”. La donna ha però riferito agli inquirenti ogni particolare, denunciando che all’uscita della discoteca “Playa del Sol” di contrada Esperia, a 250 metri dal luogo dell’omicidio lei ed il suo compagno Nicu si stavano dirigendo a piedi verso casa, distante circa un chilometro. Dopo aver percorso un breve tratto, la donna vedeva un ragazzo nord africano colpire alle spalle il compagno, mentre un altro uomo le tappava la bocca con le mani per non farla gridare; quasi contestualmente un altro ragazzo la spogliava lasciandola solo in maglietta. A turno prima due e poi tre la violentavano mentre il quarto dopo l’omicidio si dava alla fuga. Non paghi la facevano alzare e sotto la minaccia di una spranga in ferro la facevano camminare per quasi 4 chilometri portandola nuda vicino un casolare abbandonato nei pressi di una serra. In tre continuavano ad abusare di lei per quasi 2 ore. Alle 7 del mattino l’hanno abbandonata in stato confusionale fuggendo, minacciandola ancora che se avesse denunciato alla Polizia l’avrebbero uccisa. Dopo ore di studio delle immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza della discoteca la Polizia qualche elemento utile alle indagini iniziava a venir fuori. E’ stato rintracciato un tassista abusivo che la donna aveva indicato come colui che aveva incrociato pochi istanti prima dell’aggressione. Messo alle strette il tassista riferiva i nomi di tutti quelli che aveva portato in discoteca quella sera. Dopo una serie di interrogatori gli inquirenti sono riusciti a far confessare i quattro autori del delitto.

 

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