L’ex tallonatore della Nazionale e attuale responsabile per l’Alto Livello giovanile ha incontrato le società rugbystiche iblee. Accompagnato dai tecnici regionali, Tito Cicciò e Beppe Beretti, giovedì è stato in visita a Ragusa il responsabile dell’Alto Livello giovanile per la Federazione Italiana Rugby, Carlo Orlandi. «Ero a Catania per fare il punto sull’Accademia e per parlare con alcuni dei ragazzi che potrebbero essere chiamati nella stagione a Parma. Visto che non ero mai stato a Ragusa, ho approfittato dell’occasione per conoscere la vostra realtà rugbystica». L’ex tallonatore della Nazionale Italiana ed ex allenatore degli avanti azzurri, ha prima assistito all’allenamento delle formazioni giovanili di Padua e Audax, poi si è intrattenuto, ospite della Club House biancazzurra, con dirigenti e tecnici delle due società ragusane. «Ho visto l’allenamento dei ragazzi dell’Under16. Tutti hanno dato il massimo, com’è giusto che sia. Purtroppo in Italia non ci sono mille campioni, altrimenti avremmo risolto da un pezzo i nostri problemi. Però vedo che da parte dei club c’è tanta voglia di fare e apprezzo i sacrifici che i dirigenti e i tecnici fanno per migliorare le diverse realtà». E con l’avvicinarsi dei mondiali, era inevitabile chiedere un pronostico sulla partecipazione della Nazionale Italiana alla rassegna iridata. «Speriamo di riuscire ad accedere ai quarti (l’Italia non c’è mai riuscita, ndr). E poiché la formula è la stessa delle precedenti edizioni, per riuscirvi bisognerà battere una delle due grandi (Francia o Irlanda) oltre che, naturalmente, le due cosiddette piccole (Canada e Romania). Noi ci speriamo, e il gruppo lo meriterebbe».