La Polizia di Stato chiude una “casa del piacere” e ne scopre un’altra. Alcuni residenti di Via Sammito a Ragusa leggono la notizia della chiusura di una “casa a luci rosse”, prendono coraggio e chiamano la Squadra Mobile. “Scusate abbiamo letto dei vostri controlli, per favore aiutate anche noi, siamo in via Sammito e da mesi viviamo un incubo”. Pochi istanti dopo alla porta bussavano gli agenti della Squadra Mobile che facevano ingresso in casa ed identificavano il cliente e le prostitute che avevano appena terminato di “lavorare”. Dopo i controlli all’interno dell’immobile, sono stati tutti invitati in Questura, dove la Polizia Scientifica ha fotosegnalato le due donne di origini colombiane regolari sul territorio europeo in quanto titolari di un permesso di soggiorno spagnolo. Immediata la convocazione del proprietario dell’immobile, un insospettabile dipendente pubblico ragusano proprietario di diversi appartamentie in uno di questi in Felice Schininà gli agenti hanno trovato un’altra prostituta ma non vi erano clienti. Nel 2014 sono state chiuse ben 15 case, adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento. Il proprietario è stato diffidato e gli atti di Polizia Giudiziaria sono stati trasmessi agli organi competenti per le responsabilità amministrative ed il controllo della regolarità della registrazione del contratto di locazione e dell’eventuale evasione fiscale. All’interno dell’abitazione sono stati trovati i soliti “accessori” per ogni gusto sessuale, falli di gomma, vibratori, gel lubrificanti, unguenti afrodisiaci, fruste, cinghie e corpetti sado-maso.
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