Il quartiere barocco, domenica, per tutta la giornata, è stato letteralmente invaso da un fiume di persone. Oltre quarantacinquemila, secondo le stime degli organizzatori, con una presenza che, rispetto agli anni scorsi, è stata da record. E’ stato il vescovo della diocesi di Raugsa, mons. Paolo Urso, domenica pomeriggio, a presiedere la santa messa solenne. Mons. Urso, durante la funzione tenutasi alla presenza delle autorità civili e militari e dei rappresentanti del comitato della festa di San Giorgio di Modica, che ha stretto un gemellaggio con i “colleghi” ragusani, ha tenuto a ricordare le peculiarità del santo cavaliere e di come il suo martirio sia servito da esempio per quanti ritenevano che il sistema del tempo, all’epoca un impero romano sempre più decadente e corrotto, non potesse essere scardinato. Un parallelismo da effettuare, in qualche modo, e con le dovute cautele, con i nostri tempi. Subito dopo, l’uscita dal Duomo del simulacro di San Giorgio e dell’Arca Santa è stata salutata da una vera e propria ovazione da parte della gente assiepata nella piazza sottostante. Tra i momenti più suggestivi, la sosta alla chiesa delle Anime sante del Purgatorio, caratterizzata dalla recita dei Vespri.
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