Sono partiti 4 gommoni dalla Libia a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro e una volta soccorsi sono stati condotti a Pozzallo. Le indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di 4 africani sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria. Anche i migranti a bordo erano tutti provenienti dal centro Africa ed attualmente sono ospiti presso il C.P.S.A. di Pozzallo prossimi al trasferimento. Tratte in salvo 447 persone. Continui i trasferimenti verso altri siti, dei migranti sbarcati, così da fare spazio agli altri arrivi. La Polizia Scientifica lavora senza sosta per le operazioni di fotosegnalamento in considerazione dei nuovi arrivi. In tempi record sono stati identificati centinaia di migranti approdati. Gli scafisti, consapevoli degli sconti di pena, si assumono le loro responsabilità, difatti 2 dei 4 hanno ammesso le loro responsabilità. Gli scafisti hanno anche ammesso di essersi resi disponibili a condurre i gommoni pur di guadagnare qualcosa. A seguito della loro disponibilità, i libici hanno addestrato nei piccoli porti gli scafisti per poi farli partire una volta preparati seppur in modo precario. Tutti gli scafisti hanno seguito le informazioni dei libici, sia per la conduzione dei gommoni che per la rotta da seguire, così come il momento in cui chiamare i soccorsi italiani. Anche loro hanno condotto il gommone per un profitto bassissimo, fatto di pochi dollari, con il rischio, ormai diventato realtà, del carcere una volta giunti in Italia. Stante quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato circa 90.000 dollari a gommone che sommati per tutti quelli soccorsi hanno fruttato centinaia di migliaia di dollari.
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