Giovanni Amato, trombettista di fama europea, ha confermato il trend di un “Vittoria Jazz Festival” di grande impatto artistico. Dunque, non si non smentisce il pronostico di un’ottava edizione di successo. Nonostante la mancata erogazione della corrente elettrica, per una decina di minuti, a causa di un black-out improvviso, la serata scorre felice per i numerosi spettatori giunti a Piazza Henriquez, quartier generale della rassegna, ad ascoltare i virtuosismi di Giovanni Amato. Il trombettista salernitano si esibisce sul palco in formazione “quartet”: con Pietro Lussu al piano, Dario Deidda al basso e Giovanni Scasciamacchia alla batteria. Un “quartet” che, dopo un’ora e mezzo di gustoso jazz, è pronto ad accogliere il suo “quinto” elemento, ovvero il direttore artistico del festival, Francesco Cafiso. Il duetto Cafiso-Amato rende ancora più calorosa l’ovazione del pubblico. Un duetto che rafforza il sodalizio artistico tra i due musicisti, che già vantano una robusta collaborazione. Infatti, Giovanni Amato suona nel gruppo di Cafiso nel disco “La Banda”, che fa parte del nuovo cd “3” del giovane sassofonista vittoriese. Amato ritornerà nell’ultima serata del festival per suonare insieme a Buzzurro e a Cafiso per il concerto finale.