“La Regione Siciliana concede ogni mese solo 25 strisce reattive per il controllo della glicemia per il diabete di tipo 1, e 12 per il diabete di tipo 2 (insulino-trattato). Tutto ciò in barba alle raccomandazioni delle società scientifiche della diabetologia che reputano necessarie 150 strisce al mese per il diabete di tipo 1 e 100 strisce per il diabete di tipo 2”. Scatta così l’interrogazione M5S indirizzata all’assessorato alla Salute, prima firmataria la deputata Cinquestelle Vanessa Ferreri, che chiede a gran voce la tutela dei pazienti. “Non si fa risparmio a carico della salute dei siciliani”, un diktat per i Cinquestelle che promuovono ben altro tipo di tagli alla macchina pubblica, non certo quelli che ledono la salute dei cittadini. Infatti, proprio nel caso del diabete, è dimostrato come l’autocontrollo sia uno strumento di libertà e di consapevolezza che stimola i pazienti ad adottare un corretto regime alimentare ed uno di stile di vita attivo. Il costo da sostenere per i pazienti, ad oggi, ammonterebbe a più di 50 euro mensili, solo per provvedere all’acquisto delle strisce. “La Sicilia – conclude Ferreri – collezione un altro triste primato negativo, posizionandosi nettamente all’ultimo posto tra le regioni italiane. E’ necessario, dunque, un ripensamento della normativa sulle strisce reattive, anche per dare la possibilità ai diabetologo di ‘cucire su misura’ la migliore cura per il singolo paziente”.