“Resto basita, oltre ad esprimere sconcerto, per lo scomposto attacco, portato anche alla mia persona, sulla vicenda delle mozioni per l’impignorabilità della prima casa, da parte del movimento dei Forconi”. E’ quanto afferma la senatrice del Pd, Venera Padua, dopo avere preso atto delle roventi critiche da parte del movimento. La Padua sostiene di aver cercato il dialogo con i Forconi sino anche ad assicurare l’opportunità di confronto, su questi temi, ai più alti livelli governativi, come testimoniato dall’incontro con la ministra Maria Elena Boschi durante la sua visita a Modica. “Occorre, però – aggiunge la senatrice Padua – dire le cose come stanno. In realtà, la Camera, e non già il Senato, ha approvato la mozione di maggioranza volta ad arginare i pignoramenti delle prime case. Si tratta di un testo che impegna il governo a valutare l’opportunità di approvare misure di sostegno a favore dei mutuatari”. Nello specifico, il testo approvato impegna l’esecutivo a “valutare l’opportunità di adottare iniziative di rango normativo e ad individuare misure di natura economica per la gestione dei mutui ipotecari per la prima casa in sofferenza, con particolare riferimento ai nuclei familiari, soprattutto quelli numerosi, che si trovano in situazione di temporanea insolvenza”. La mozione del Pd impegna il governo anche “a valutare l’opportunità di effettuare un’analisi approfondita ed aggiornata al fine di definire le misure da mettere in campo per arginare il fenomeno dei pignoramenti degli immobili adibiti ad abitazione principale”. “Questo significa che la complessa materia – continua la senatrice Padua – è posta costantemente sotto attenzione. Restano salve le regole normative che ci sono sempre state in attesa del recepimento dei contenuti della suddetta mozione. Nello specifico, sono ancora vigenti le misure contenute nel decreto del Fare, approvato nel giugno del 2013, che introduceva alcune novità in merito alla possibile pignorabilità di un immobile. In particolare, le misure adottate a suo tempo favorivano e continuano a favorire i cittadini in difficoltà soprattutto quando si parla dell’impignorabilità della prima casa da parte delle agenzie di riscossione pubblica. Mi dispiace che non ci sia stata onestà intellettuale da parte di chi ha inteso scagliarsi addosso alla sottoscritta e al Pd con tutti i suoi esponenti senza prima sentire la necessità di un confronto diretto e di un approfondimento su ciò che effettivamente è accaduto”.