“Ieri i delegati del secondo circolo, tra l’altro neanche tutti, e pochissimi altri, con l’assenza di una regolare commissione elettorale o commissione di garanzia, preposta a controllare ma anche a ufficializzare il percorso assembleare, hanno tenuto la prima assemblea dell’Unione comunale, nonostante non vi fossero le condizioni politiche e nonostante la stessa Unione, convocata dal segretario provinciale, fosse stata dallo stesso sospesa e rinviata. Dato ancor più sorprendente è che questa assemblea, sconfessata dal livello provinciale e regionale, politicamente monca, avrebbe eletto il segretario cittadino”. A dirlo è il segretario del circolo “Rinascita Democratica” del Pd di Ragusa, Tony Francone. “Ricordiamo al secondo circolo – continua Francone – che il segretario, proprio perché espressione dell’Unione comunale, dovrebbe unire il partito e non lacerarlo. Non è affatto l’espressione di tutti, ma anzi di una parte molto residua e minoritaria, e, certamente questo segretario, per la sua espressione, per il suo passato, non è certo il soggetto che unisce. Risulta poco credibile pensare che a reggere il Pd possa essere colui il quale è stato protagonista delle più grosse divisioni della storia del centrosinistra ragusano e ibleo. A cosa serve, con queste modalità, diventare segretario dell’Unione comunale. Si è voluto pensare a mettere la bandierina, come se fosse una partita a Risiko? “Chi ritiene o reputa, impropriamente, di avere vinto – continua Francone – si assumerà la responsabilità politica di avere tolto la possibilità di coinvolgere la gran parte dei tesserati, la gran parte del partito, la parte largamente maggioritaria del partito. Noi tutti avevamo fatto un passo indietro per ricercare un nome condiviso ed una direzione espressione dei tre circoli. L’impressione è che si è voluto fare il possibile per appuntarsi al petto una medaglietta, per lanciare un segnale in città, un segnale che noi riteniamo deleterio”.