I Carabinieri di Santa Croce Camerina hanno scritto la parola fine su quello che era ormai diventato un vero e proprio incubo per una 35enne tunisina. Si tratta di una storia purtroppo non infrequente nelle cronache di questi anni: un matrimonio infelice, la scelta della separazione, l’incapacità – per lui – di accettare la libera autodeterminazione della donna. E l’inizio delle condotte persecutorie. Questa storia andava avanti da anni. Prima i litigi, sempre più frequenti e senza alcun reale motivo. Poi le grida, gli insulti, le minacce, e infine, in un copione già scritto, le botte. Vittime di questi scatti d’ira e di violenza erano la donna e i figli, minorenni, della coppia. La situazione sarebbe potuta precipitare, se la donna non avesse trovato la forza di rivolgersi alle Istituzioni, di bussare alla caserma dei Carabinieri. Invece, fortunatamente, dopo settimane e settimane di sopportazione, questa forza l’ha trovata. Gli uomini dell’Arma hanno subito percepito la delicatezza del caso, ed hanno messo in moto la macchina investigativa. Sono state raccolte testimonianze ed elementi oggettivi che hanno dato forma, giorno dopo giorno, ad un quadro indiziario inequivocabile. I Carabinieri hanno chiesto e ottenuto una misura cautelare a carico dello stalker. L’uomo è stato tradotto presso la propria abitazione, ove è stato ristretto in regime di arresti domiciliari.
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