Un nuovo stabilimento abusivo è in arrivo sullo spiaggione. Lo scrive il comitato Randello Libera in una nota: “Preso atto della extra territorialità che l’area di Randello ha assunto anche quest’anno grazie alla protezione che Forestale, Comune di Ragusa e Demanio Marittimo offrono allo stabilimento balenare abusivo del Donnafugata Golf Resort, garantendone l’impunità e l’opportunità di operare tra le pregevoli dune dell’area tutelata, ecco che un altro imprenditore, ha deciso di muoversi, per cogliere la ghiotta opportunità di sfruttamento del territorio oramai chiaramente in svendita. Quindi senza attendere permessi dovuti ed utilizzando qualche autorizzazione parziale, si è dato il via alla trasformazione di quello che è un terreno agricolo, all’interno dell’area SIC che sovrasta le dune e la spiaggia di Randello, per utilizzarlo con finalità turistico -balneari. In men che non si dica, – denuncia il comitato Randello Libera – il brullo ed arido terreno, si è trasformato in prato verdeggiante con alberelli ornamentali, spazio per parcheggi e stradella sulle dune per raggiungere la spiaggia. Sono stati effettuati lavori di movimento terra, riporto di materiale di risulta sulle dune, impianto idraulico ed elettrico sotto il cordone dunale, mentre ombrelloni e sdraio sono stoccati nell’area, pronti ad essere schierati sullo spiaggione. Ed ecco apparire l’immancabile furgone bar, rappresentativo di un abusivismo commerciale, che ormai è di casa a Randello. D’altra parte se funziona così, se Randello da Area Forestale SIC e spiaggia protetta è diventato giungla di arbitrio e d’illegalità perché non approfittarne?”. Anche questa volta il comitato ha presentato un esposto-denuncia con la richiesta di verifica ed eventualmente di intervento alle autorità preposte.
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