Finalmente è stato raggiunto l’apice del sistema clientelare con la complicità di gran parte dei sindaci. L’assemblea dei soci della società Ato, quella che è in liquidazione e che non è mai riuscita a gestire il sistema dei rifiuti, ha nominato il terzo liquidatore. Si tratta di Giancarlo Cugnata messo in pista dal centro destra e votato da gran parte dei Comuni ad esclusione di Modica, contraria, e di Scicli e Pozzallo, assenti. La stessa assemblea ha votato alla unanimità la nomina a presidente del collegio dei liquidatori di Giancarlo Migliorisi l’unico rimasto in carica della vecchia terna dopo le dimissioni di Santiapichi e Lucifora. Lo scandalo di parentopoli per i 19 lavoratori a progetto che ora tentano la via dell’assunzione si accresce con la nomina di Giancarlo Cugnata di Grande Sud (partito di Gianfranco Miccichè che in provincia ha tra i suoi esponenti Carmelo Incardona e Giovanni Mauro) in quanto il neo liquidatore è uno degli ideatori di quell’operazione che ebbe inizio 4 anni fa dove lui vantava una “raccomandata”. Con Cugnata, ricordiamo, amministravano l’Ato, in quella tornata, Franco Muccio, Giovanni Vindigni, Concetta Vindigni. Il dottore Migliorisi a questo punto non è più solo; liberatosi di Santiapichi e Lucifora, si sentirà a suo agio nel condividere l’afflato compassionevole nei confronti dei 19. La vicenda ormai merita veramente l’attenzione dell’antimafia così come dichiara il partito democratico: sono le istituzioni, sono i sindaci che subiscono, o accettano, o suggeriscono percorsi che nulla hanno a che vedere con la trasparenza e l’onestà che il Paese tutto, anche Ragusa, chiede alla politica.
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