Alcune settimane fa un imprenditore modicano si rivolgeva alla Polizia denunciando i continui furti di carburante da ruspe, scavatori e cingolati presenti in una cava di estrazione di argilla sita in una zona periferica di Scicli a cui ignoti accedevano nottetempo, o nelle prime ore del giorno, quando col favore dall’oscurità, tranciavano il lucchetto del cancello e, muniti di un tubo–pompa, riempivano diversi serbatoi. Le indagini del Commissariato di Modica hanno consentito di individuare l’autore dei numerosi furti, anche grazie alle riprese eseguite da una microtelecamera che era stata occultata tra le sterpaglie. Le immagini della telecamera hanno permesso di individuare il cinquantacinquenne sciclitano A.S., incensurato, che proprio poco tempo prima aveva fatto richiesta al Commissariato per ottenere il rilascio del porto fucile; infatti la comparazione delle immagini registrate dalla microtelecamera con la foto presente nella documentazione presentata all’ufficio di Polizia Amministrativa, non lasciavano alcuna ombra di dubbio sulla sua identità. A confermare la paternità dei numerosi furti è stato il ritrovamento, a seguito di perquisizione domiciliare nell’abitazione del sospettato, di parte del carburante, contenuto ancora all’interno di vari bidoni. A.S. dovrà rispondere del reato di furto aggravato e continuato mentre la refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario.
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