Tratto in arresto dalla Polizia un uomo che nella giornata di giovedì 10 settembre si è reso autore di una rocambolesca azione degna di film di altri tempi. Biagio Licata, comisano di 36 anni, a bordo della sua Fiat Uno, dopo aver ricercato per le vie della città una donna di 46 anni che aveva rifiutato le sue avance amorose, la intercettava in via Roma e, in preda al raptus della gelosia, accecato dalla rabbia, lanciava il suo veicolo in direzione della donna con il preciso intento di ucciderla. Solo la presenza di una porta di una abitazione, aperta per il caldo, ha salvato la donna. L’autovettura infatti, nonostante avesse scavalcato il marciapiede, finiva la sua corsa sullo spigolo della porta del muro della casa, facendo così sbalzare la donna che veniva colpita alle gambe e che cadeva sul cofano dell’auto ma senza essere schiacciata. Biagio Licata è scappato dal luogo dell’incidente per recarsi al cospetto degli uomini del Commissariato di Comiso, presentandosi come l’assassino della “sua donna”. La donna, dopo l’intervento sul luogo del personale del 118, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria, medicata per le ferite riportate alle gambe e giudicata guaribile con 25 giorni di prognosi.