Il comitato per la riforma e la sospensione delle aste giudiziarie ha voluto ancora una volta essere vicino alla famiglia Guarascio in segno di solidarietà per quanto accade in queste ore. Era prevista, infatti, l’immissione in possesso del nuovo proprietario, e il comitato auspicava che il buon senso potesse prevalere. Si è ottenuto un rinvio al 5 novembre nelle more della pronuncia del giudice riguardo alla richiesta di sospensione della procedura. Troppo poco il tempo concesso. Il comitato chiede che la procedura venga sospesa in attesa della definizione del processo, questo a garanzia di tutti. “Il caso Guarascio – si legge in una nota del comitato per la riforma delle aste giudiziarie – segna uno spartiacque tra quelle che sono le rivendicazioni della comitato, delle famiglie, delle imprese e le istituzioni; una forzatura nella procedura non farebbe altro che scavare un solco ancora più profondo nel contesto sociale e politico che viviamo, dove da una parte sempre in atteggiamento auto referenziale vi è la politica sorda e dall’altra vi è la popolazione che non ha soluzioni nell’affrontare l’emergenza economica. Ci opporremo invocando la mobilitazione di massa perché la famiglia Guarascio non venga sbattutta fuori casa. Si deve trovare una soluzione che possa garantire la famiglia ed il nuovo proprietario”.
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