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23/09/2015 -

Sanità/

LA SENATRICE VENERA PADUA CONTESTA LA RIORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA

Venera   Padua“E’ da quasi un anno che, nel corso di una serie di incontri con il direttore generale dell’Asp 7 di Ragusa, convenendo Sulla necessità di operare scelte coraggiose e innovative, capaci di dare risposte ai numerosi bisogni di una popolazione che necessita di particolari attenzioni, ho cercato di avviare un confronto serio sulla Sanità iblea. Devo, però, oggi constatare, e con grande amarezza, che il senso di responsabilità e il dialogo avviato sono serviti a ben poco, se non a nulla”. E’ quanto chiarisce la senatrice del Pd, Venera Padua, rispetto ai contenuti dell’atto aziendale dell’Asp attualmente in fase di discussione. Tra gli esempi delle cose che non vanno la Padua cita il servizio di riabilitazione che avrebbe dovuto essere attivato al Busacca di Scicli mentre però mancano le figure adatte e di cui non c’è neppure traccia di previsione. ” Approssimativa poi- secondo la Padua – l’organizzazione dei servizi sanitari extraospedalieri che non tiene conto del trattamento delle “cronicità” in una popolazione la cui vita media si allunga di anno in anno. Preoccupante appare, altresì, la scelta per l’esternalizzazione del servizio infermieristico-riabilitativo, socio-assistenziale ed ausiliario delle Rsa di Ragusa e di Scicli. Bisogna ripensare la politica nei confronti della salute mentale (Unità operativa complessa Psichiatria adulti) dando certezza ai numerosi operatori, alla utenza, ai familiari e a quanti ruotano intorno al disagio psichico. E’ necessario avviare un rafforzamento delle figure mancanti che possano dare sostanza agli interventi territoriali e domiciliari, ad interventi riabilitativi più in integrazione col territorio (Osa, infermieri, tecnici della riabilitazione psichiatrica). Per come è stato redatto l’atto aziendale, i rischi per la salute di individui e collettività, anziché trovare adeguate risposte, – dichiara la senatrice Padua- si prospettano in aumento. Ecco perché, nel ruolo di rappresentante istituzionale di questo straordinario territorio, contesto l’atto aziendale proposto e chiedo, al manager e alle autorità sovrastanti, di rivederlo considerato che lo stesso può provocare o incrementare conseguenze negative per la sanità di abitanti e territorio nei prossimi anni”.

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