Vasta operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti tra l’Italia e l’Olanda, con decine di arresti eseguiti in tutta Italia. Nell’ambito di tale operazione, condotta sotto la guida della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sono stati arrestati 3 vittoriesi, Giovanni Cilia di anni 61 e suo figlio Rosario di 35 anni, e Emanuele di 40 anni residente a Roma, titolari di un’azienda del commercio di fiori, la Max Flora di Vittoria, e di un’altra a Roma. Giovanni Cilia è storicamente appartenente al clan “Dominante – Carbonaro” e fu arrestato negli anni ’90 con l’accusa di dare appoggio ai latitanti della Stidda. Venne scarcerato nel 2005 dopo una condanna per associazione mafiosa ed estorsione. Da allora sembrava aver mantenuto un basso profilo criminale, ma non era così. Le aziende per il commercio di fiori della famiglia Cilia, si sono dimostrate essere soltanto una copertura per occultare ben più lucrosi traffici di stupefacenti, condotti in complicità con le potenti famiglie calabresi, nello specifico quella dei Crupi facente parte del potente clan dei Commisso operante nella Locride e che, con le altre ‘ndrine calabresi, detiene praticamente il monopolio nel traffico internazionale di stupefacenti che importa, in quantità industriali, dal Sud America. Le indagini hanno dimostrato che la famiglia Crupi attraverso la propria ditta “KRUPY s.r.l.”, con sede legale a Roma e base operativa a Latina, che ha assunto una posizione di assoluto rilievo nel commercio florovivaistico tra l’Italia e l’Olanda, trasferiva ingenti somme di danaro in quest’ultimo paese, che venivano utilizzate per l’acquisto di cocaina poi abilmente occultata nei camion per il trasporto dei fiori nei viaggi di ritorno. Inoltre è stata accertata anche la ricettazione di circa 260 tonnellate di cioccolata “Lindtt” sottratta per essere rivenduta sul territorio nazionale e su quello olandese. Nell’operazione sono stati sequestrati 17 chili di cocaina. L’importante operazione di polizia giudiziaria condotta in tutta Italia può contribuire, inoltre, a gettare nuova luce sull’omicidio, compiuto a Vittoria, nel mese di dicembre 2014, del calabrese Brandimarte ucciso nel centro di Vittoria, appartenente ad un potente clan della ‘ndrangheta di Gioia Tauro leader nel traffico internazionale di stupefacenti. Sono state seguite anche perquisizioni presso le abitazioni dei Cilia e presso la sede della società Max Flora nel corso delle quali è stata rinvenuta e sequestrata una corposa documentazione, costituita da fatture, documenti di trasporto e ricevute di pagamento, che dimostra pienamente l’esistenza di rapporti commerciali tra le società della famiglia Cilia e quelle della famiglia Crupi. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti nel carcere di Ragusa, in attesa dell’udienza di convalida del fermo.