Accadde a Comiso nel luglio del 2013. Uccise il padre Enzo Arcidiacono, un ipovedente di 60 anni, dandogli fuoco. Ora è arrivata la condanna per Mirko Bottari,(porta il cognome del marito della madre) 16 anni e 8 mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa dal gup Claudio Maggioni a conclusione del processo con rito abbreviato. I vicini di casa si si allarmarono percependo l’odore del fumo proveniente dalla casa della famiglia del Arcidiacono in via Generale Girlando a Comiso. Il padre si era appisolato dopo pranzo e il figlio – allora di 19 anni – gli rovesciò addosso una tanica di benzina comprata poco prima poi accese un fiammifero e bruciò vivo il genitore. La causa il rifiuto del padre a dare soldi al figlio che ne chiedeva in continuazione. Il giudice ha concesso a Mirko Bottari le attenuanti generiche riducendo la pena richiesta dallaccusa, 19 anni, per l’indole ritenuta non violenta del giovane. Anche l’omicida riportò delle ustioni alle gambe e alle braccia dopo aver appiccato il fuoco. Vincenzo Arcidiacono lavorava come centralinista all’ospedale Regina Margherita di Comiso.
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