La Polizia ha tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di cocaina Claudio Cicciralla, vittoriese di 50 anni. L’arrestato è un pluripregiudicato (anche per episodi mafiosi del vittoriese) e proprio il giorno dell’omicidio Brandimarte era stato visto dialogare con l’assassino (reo confesso) ed il defunto durante le fasi antecedenti agli spari. Durante un bliz nella sala giochi del Cicciarella i cani “Lery” e “Aly”, appartenenti alle unità Cinofili di Catania, sono riusciti a individuare dove era nascosta la droga. Cicciarella avendo intuito che era stato scoperto si precipitava nella stanza adibita ad ufficio, ubicata al primo piano, entrava all’interno e metteva in bocca una busta contenente cocaina. Uno degli uomini della Squadra Mobile lo afferrava per la gola per non fargli ingoiare la droga che per lui sarebbe stata letale perché erano più di 10 grammi e la busta era aperta, quindi avrebbe fatto subito effetto. Dopo qualche secondo veniva convinto a sputare la busta perché altrimenti sarebbe potuto morire e l’uomo si determinava a scegliere la galera rispetto alla morte, tanto da ringraziare l’agente per averlo salvato. La perquisizione permetteva di rinvenire nell’ufficio, oltre alla droga, anche bilancino di precisione e buste di plastica già ritagliate per il confezionamento. Nella tasca dei pantaloni gli agenti di Polizia trovavano anche 750 euro frutto dell’attività di spaccio dell’arrestato.