Una lite tra una coppia di giovani ragazzi è stata all’origine del gravissimo fatto delittuoso verificatosi a Vittoria intorno alle 19.30 di mercoledì. Una sparatoria vicino al mercato dei fiori, e contemporaneamente, davanti al piazzale del Commissariato, una signora che giunge in auto in preda al panico che racconta di aver visto un gruppo di persone che litigava ai margini della strada, e subito dopo di aver sentito alcuni forti botti, come dei colpi di pistola, ed un rumore fortissimo al cofano posteriore della sua auto. Si mette a correre cercando aiuto e arriva alla Polizia. Gli Agenti hanno controllato l’auto; dietro sul cofano, all’altezza di un metro da terra, il foro d’entrata di una pallottola. Partono .le Volanti a cercare tracce e testimoni. Sulla strada due bossoli di pistola calibro 7.65. I testimoni riferiscono di una rissa tra se persone, poi di avere sentito alcuni spari. Notizie confuse e generiche ma bastano ad individuare i soggetti coinvolti.Uno ad uno i protagonisti della vicenda vengono rintracciati e condotti in Commissariato. Si cercano e si trovano alcune registrazioni di impianti di videosorveglianza collocati nelle vicinanze. La storia vienwe a galla. Una coppia di ragazzi ventenni si frequenta da alcune settimane in un rapporto molto turbolento e violento. Domenica sera ancora una lite che degenera violentemente. La ragazza torna a casa col volto tumefatto, i genitori la vedono e le chiedono cosa sia successo, lei minimizza e vuole che non si immischino. Il padre riesce a sapere qualcosa e fa dei tentativi per parlare col ragazzo autore di quelle lesioni, per le quali peraltro la ragazza si ostina a non farsi medicare e refertare al pronto soccorso. Il giovane evita l’incontro fino a ieri pomeriggio quando il padre e due parenti, individuata l’abitazione, vanno a cercarlo a casa. Dall’incontro non sembrano esserci margini di chiarimento e riappacificazione e vanno via. Dopo alcuni minuti è stavolta il ragazzo, con due suoi parenti a recarsi a casa della ragazza. Si incontrano per strada, tre per parte, tutti uomini, partono pugni e spintoni, poi uno estrae un’arma, insegue due della controparte e spara, a braccio teso, ad altezza d’uomo. Uno di questi proiettili finirà sull’auto della inerme signora che sta passando in quel momento da quella strada. Subito dopo tutti scappano. Sei sono le persone condotte in Commissariato, quattro incensurati, due invece, rispettivamente zii del ragazzo e della ragazza sono soggetti ben noti alla Polizia, entrambi arrestati la prima volta già nel 1997 nell’ambito dell’operazione antimafia Piazza Pulita. Dalle indagini rapide ma accurate emerge che è stato Giuseppe Russo, 55 anni, già condannato per traffico di stupefacenti e arrestato per associazione a delinquere di tipo mafioso ad avere esploso colpi d’arma da fuoco per colpire il fidanzato della nipote ed il fratello. Russo è stato tratto in arresto per tentato omicidio e porto illegale di arma da sparo e condotto presso il Carcere di Ragusa. Nessun ferito da colpi d’arma da fuoco. Le indagini stanno continuando volte ad accertare ulteriori responsabilità penali ed alla ricerca dell’arma utilizzata.