Secondo il Pd l’amministrazione Piccitto sta sbagliando nel riformare l’appalto per la gestione dell’acqua a Ragusa. Ma in verità il lavoro fatto, i finanziamenti ottenuti, i progetti innovativi, le novità positive sono moltissime. L’assessore Corallo spiega: “Partiamo intanto dalla questione delle perdite idriche nella rete cittadina; dopo anni di totale disinteresse ed inefficienza, che hanno perfino portato, appena due anni, fa, una città come Ragusa, ricca di risorse idriche, ad una gravissima emergenza durata oltre 4 mesi, questa Amministrazione ha attuato interventi decisi che hanno consentito una netta riduzione delle dispersioni idriche nella rete cittadina. In più il Comune ha in cantiere ben 5 progetti da 6,3 milioni di euro per il rifacimento di ampi tratti della rete cittadina. Interventi importantissimi che sono rimasti però bloccati per oltre un anno, solo perchè la Regione Siciliana ha deciso così. Ed indovinate da chi è governata? Poi, grazie all’appello che, insieme con il Sindaco, ho lanciato nelle scorse settimane e dopo una lunga serie di viaggi a Palermo, la situazione è stata finalmente sbloccata. Le lezioncine, quindi, andrebbero fatte a chi di dovere. Sui 39 lavoratori del servizio da difendere, non mi esprimo, ricordo – dice Corallo- che esistono delle norme ben precise e molto rigide in merito alle questioni legate al personale ed alle cosiddette clausole di salvaguardia, regolamentate dal codice dei contratti. La gara su base triennale è stata stoppata dalla riforma regionale degli Ato Idrici che rivoluzionava, secondo le previsioni, il servizio. In realtà, come in altri casi, la Regione a marca Pd più che una rivoluzione ha realizzato l’ennesima inutile “gazzarra normativa”, come conferma il fatto che la riforma stessa, come in altri casi, è stata già impugnata dal governo nazionale e giace bloccata, in linea con il totale immobilismo che caratterizza tutti i settori dalle parti di Palermo”.
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