Dalla prossima settimana i precari della Azienda sanitaria iblea, circa 300 unità fra ausiliari, cuochi e operai specializzati, torneranno a protestare. Lo faranno con sit-in che verranno, stavolta, localizzati davanti ai presidi ospedalieri (nei mesi scorsi, il luogo simbolo della protesta, è stata piazza Igea, davanti il palazzo della sede degli uffici amministrativi dell’Asp). “La scelta di presidiare gli ospedali iblei è dettata dal fatto che nei nosocomi locali c’è carenza di personale ausiliario, come di infermieri – spiega il responsabile del dipartimento Sanità Cgil, Angelo Tabbì -. Eppure 300 persone, appunto i precari, che per anni e da anni hanno lavorato con continuità per l’Asp di Ragusa, restano a casa senza contratti. Nel frattempo alcuni reparti dei tre ospedali ragusani fanno fatica a garantire i servizi con il personale carente in organico”.
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