L’ex Masseria Tumino di Ragusa, ha ospitato il seminario “I giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, primo momento di compendio al ‘Progetto Trazzere’ che promuove l’occupazione e l’imprenditorialità giovanile in un’ottica di sviluppo sostenibile del territorio e di inclusione sociale, tra la valorizzazione, in chiave eco-turistica, dei luoghi, dei saperi tradizionali e delle risorse culturali e rurali. Il progetto ha già permesso di recuperare una struttura -l’ex Masseria Tumino- acquisita anni fa dall’ex Provincia Regionale di Ragusa e però rimasta poi in disuso e solo adesso riadattata e pienamente funzionale, in modo da poterne pensare un utilizzo come ‘multiscopo’. Il ‘Progetto Trazzere’, è stato ‘raccontato’ nel dettaglio da Davide Tumino che ha illustrato il luogo che lo ospita come un ‘eco-ostello’ che sviluppa economia agricola dalle mani dei ragazzi che sono lì impegnati, connessa alla cucina e votata ad un eco-turismo compatibile e sostenibile, sottolineando poi che saranno i giovani l’obiettivo finale e l’agricoltura biologica una delle assi principali attorno a cui ruoterà sino alla fine il progetto. Il dottor Alessandro D’Amato, antropologo, ha puntato sugli elementi storici e culturali della ‘masseria’ prima che l’archeologo, Giovanni Distefano, direttore del Museo di Kamarina, ne approfondisse gli aspetti legati a storia antica ed agli insediamenti. Particolarmente apprezzate, nel programma della giornata, sono state la proiezione di un video realizzato da Video Regione sui campi di volontariato.
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