Nonostante i diversi incontri amministrazione – sindacati, le sigle dei lavoratori non accettano il bando di gara per il servizio idrico e si dicono preoccupate per la salvaguardia occupazionale. Per Cgil, Cisl e Ugl, occorre nel capitolato d’appalto una più precisa norma di tutela per tutti i 39 addetti alla gestione del servizio. Scrivono i sindacati:” Chi si aggiudicherà la gara potrà applicare ai lavoratori un contratto collettivo nazionale di lavoro anche diverso da quello (Gas-Acqua) utilizzato nel capitolato per la determinazione del costo delle maestranze atteso che il bando in questione non prevede la sanzione dell’esclusione in sede di gara di tutte quelle offerte che proporranno un Ccnl diverso da Gas-Acqua. La dizione inserita nella gara “L’appaltatore ha l’obbligo, ai fini del mantenimento dei livelli occupazionali e ai fini sociali, di utilizzare in via prioritaria i lavoratori del precedente appalto …”, viene disattesa dalla seguente declaratoria “a condizione che il numero e la qualifica degli stessi siano armonizzabili con l’organizzazione di impresa della ditta aggiudicataria”. C0n quest’arma di distruzione di massa, – scrivono i sindacati- la ditta aggiudicataria potrà ben liberarsi di tutti o di buona parte dei lavoratori provenienti dal precedente appalto e sostituirli con altri di proprio o altrui gradimento”. L’amministrazione Piccitto con l’assessore Corallo tirano dritto e hanno spostato la soluzione del problema all’attenzione del prefetto di Ragusa. I lavoratori hanno quindi proclamato una giornata di sciopero per la giornata del 14 dicembre.
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