“Siamo costernati, indignati, preoccupati. Faremo sentire i tutti i modi la nostra vicinanza al presidente della sezione Ascom di Vittoria, Licio Marchese, per l’attentato subito dalla sua azienda “This is” la notte appena trascorsa. A nome mio personale, degli organismi dirigenti, di tutto il sistema provinciale Confcommercio esprimiamo la massima solidarietà al nostro quadro dirigente e lanciamo un appello affinché le forze dell’ordine possano fare da subito luce su un episodio che sembra configurarsi come un atto intimidatorio bello e buono. E noi, a tutto questo, non ci stiamo”. E’ la dichiarazione del presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, dopo avere appreso che sul piazzale dell’azienda, lungo la provinciale Vittoria-Santa Croce Camerina, sono stati dati alle fiamme alcuni automezzi di proprietà dell’azienda di Marchese. “Purtroppo, l’attuale presidente dell’Ascom di Vittoria – aggiunge Magro – era stato fatto oggetto, nei mesi scorsi, come si ricorderà, di una rapina efferata, subendo anche delle lesioni che lo avevano costretto al ricovero in ospedale. Si tratta di episodi inquietanti che ci devono fare riflettere. Non è possibile che si continui a fare i conti con queste situazioni. Abbiamo la massima fiducia nelle istituzioni e auspichiamo che le forze dell’ordine possano definire al meglio i contorni di tutto l’accaduto”. Alla solidarietà di Magro, espressa a nome di tutti i dirigenti provinciali e sezionali del territorio ibleo, si aggiunge anche quella del presidente della cooperativa di garanzia fidi Commerfidi, Salvatore Guastella. “Un episodio increscioso, inqualificabile – dice quest’ultimo – ho sentito Licio questa mattina al telefono per testimoniargli la vicinanza di tutto il nostro sistema ed era naturalmente molto turbato. Lui, tra l’altro, è l’espressione di una nuova classe dirigente giovane, motivata e determinata, spinta dalla voglia di fare bene per ridare una speranza alle giovani generazioni della nostra terra. Evidentemente, questo modo di fare ha creato fastidio a qualcuno. E vorremmo capire perché. Ci ergiamo a difesa del nostro dirigente e naturalmente speriamo che possa essere chiarito tutto il prima possibile”.