E’ stata trovata sull’uscio della camera da letto, in lacrime, mentre cercava di fuggire dalle fiamme che si sprigionavano dal suo letto e dal fumo intenso che aveva ormai invaso la sua casa. Immediatamente soccorsa è stata tratta in salvo, nella notte dell’epifania, un’anziana donna ultraottantenne di Ragusa grazie al tempestivo intervento dei poliziotti dell’Ufficio Volanti che, riportando una leggera intossicazione sono riusciti a salvare dalle fiamme la malcapitata. Trascorsi 30 minuti dopo la mezzanotte una telefonata al 113 aveva segnalato che una persona gridava aiuto da un’abitazione del centro storico. Due volanti della Polizia sono accorse sul posto rilevando subito l’odore acre del fumo che proveniva da uno stabile di via Gian Battista Hodierna. Gli agenti, muniti degli estintori in dotazioni alle Volanti, si sono precipitati nell’abitazione invasa dal fumo alla ricerca di persone intrappolate. All’ingresso dello stabile è stato tratto in salvo dapprima un quarantenne che accusava già evidenti problemi respiratori e che, scavalcando un balcone, si era introdotto all’interno dell’abitazione permettendo poi l’ingresso ai poliziotti. Dopo la bonifica del piano terra gli agenti, nonostante il fumo intenso, si sono portati al primo piano e sono riusciti ad introdursi all’interno dell’abitazione in fiamme. Proprio sull’uscio della camera, da dove divampava l’incendio, hanno scoperto un’anziana donna in lacrime che invocava aiuto. La signora è stata presa in braccio dai poliziotti che l’hanno portata all’esterno. Giunti sul posto, i Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme riscontrando che le stesse erano state causate con molta probabilità dal corto circuito di una vecchia coperta elettrica con la quale l’anziana aveva cercato di riscaldarsi. Le due persone tratte in salvo sono state trasportate al pronto soccorso di Ragusa dove, dopo alcune ore di accertamenti, sono state dimesse con una prognosi di 5-8 giorni per gli effetti del fumo. Anche i poliziotti hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche per il fumo inalato durante l’intervento.