I Poliziotti che sono intervenuti su richiesta di aiuto pervenuta alla Sala Operativa della Questura di Ragusa hanno trovato un uomo che brandiva una rudimentale alabarda costruita saldando ad un tubo di ferro lungo due metri una affilata falce. Il fatto è avvenuto in contrada Torrevecchia, a Vittoria, all’interno di una delle aziende zoo-agricole della zona, a sera inoltrata. Non è stato facile per gli Agenti trovare il luogo, trattandosi di riserva o pre-riserva del Pino d’Aleppo immersa ne buio più totale. L’uomo, un romeno di 40, era fuori da un’abitazione rurale e urlava, evidentemente a chi era dentro la casa, in lingua rumena. In effetti la telefonata al 113 aveva riferito che tre rumeni erano barricati all’interno della casa per il timore di violenza da parte del loro connazionale che stava fuori. Le Volanti sono riuscite a disarmare Negos Sorin Adrian e lo hanno perquisito, trovandogli nelle tasche un taglierino con lame affilate, lo hanno bloccato e ammanettato. Solo allora, le persone barricate in casa, sono uscite fuori. Si tratta di tre rumeni, una coppia che dimora in quel luogo e, si è accertato, la convivente 29enne dell’arrestato, che già dal giorno prima, per sfuggire alle violenze continue dell’uomo, era scappata dalla casa nella quale vivevano da più di cinque anni, che si trova all’interno di un’altra azienda agricola della zona a circa un chilometro di distanza, ed aveva cercato aiuto e protezione presso i connazionali. Gli Agenti hanno condotto tutti quanti al Commissariato di Polizia di Vittoria per ricostruire i fatti. E’ emerso il tragico spaccato di una vita di una coppia che abita in campagna da tanti anni, fatto di continue vessazioni e violenze. La donna era infatti scappata di casa il giorno prima dopo una lite: aveva ricevuta una ginocchiata in pieno volto che le aveva provocato la lacerazione del labbro e la caduta di un dente. L’altra coppia di rumeni invece mossi da compassione avevano dato ospitalità alla giovane connazionale. Negos Sorin è stato condotto al carcere di Ragusa. Deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, minacce gravi e porto abusivo di arma.