“Non è la prima volta che dall’impianto Versalis di C.da Tabuna a Ragusa si creano eventi eccezionali. L’eccezione in questa terra è norma, da decenni si vedono e si sentono alle orecchie – e ancor più al naso – le emissioni del centro oli e dell’impianto Polimeri. Il tutto a pochissima distanza da piazza Croce, via Di Vittorio, e altre zone piene zeppe di palazzine e uffici, in una vallata che è stata completamente sventrata. Da decenni gli impianti di estrazione e raffinazione ci avvelenano, aprendo i “filtri” a seconda dei venti e inondando tutta la vallata e il centro città di fuliggini e odore marcio. Il 6 gennaio alle 21 dev’essere successa qualcosa di più grosso, ma non la devono passare liscia anche stavolta, con una torretta dell’impianto che per ore ha continuato a emettere fumo nero nell’oscurità della notte. Siamo molto curiosi di sapere dal sindaco di Ragusa Federico Piccitto e dall’assessore all’ambiente Antonio Zanotto, cosa hanno intenzione di fare per tutelare i ragusani. Anche in riferimento all’ultima richiesta di perforazione di contrada Arancio che prevede un nuovo pozzo e 3 km di condotta fino al maledetto centro oli. E le “famose” centraline di rilevamento dell’aria sparse per il territorio, che da anni “certificano” la qualità dell’aria di Ragusa, che diamine rilevano? Siamo cosi’ sicuri che mettere a repentaglio la nostra salute e il nostro territorio sia un prezzo inevitabile per lo sviluppo economico? Noi crediamo di no! Riteniamo, infatti, che lo sviluppo di Ragusa – quello vero – passi per la Green economy”.
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