Il Comitato di Base No Muos e il Comitato di Base No Triv di Ragusa, sabato 16 gennaio e sabato 23 gennaio saranno in via Roma (ore 16,30-20) e in piazza San Giovanni (ore 21-24) per raccogliere firme rispettivamente: contro le verificazioni farsa al Muos di Niscemi e per un utilizzo delle royalties petrolifere incassate dal Comune di Ragusa ad esclusivo scopo di iniziative eco-sostenibili. A Niscemi in questi giorni si dovranno svolgere le misurazioni sull’impatto elettromagnetico (rinviate per mancanza di indicazioni sulle precauzioni da adottare sul territorio); i Comitati No Muos contestano una commissione di verificatori composta da 5 membri di cui 3 sono Ministri del Governo, parte in causa dei ricorsi contro il Tar di Palermo che ha bloccato le parabole; contestano anche le pressioni dell’avvocatura dello Stato verso il Cga di Palermo perché acceleri la decisione di riconcedere le autorizzazioni alla marina militare Usa; contestano delle misurazioni il cui esito sembra già scritto. Una petizione a livello regionale invita il Cga a riconsiderare le modalità di svolgimento di verificazioni assolutamente non obiettive. La città di Ragusa riceve royalties milionarie dalle compagnie petrolifere; si tratta di quasi 50 milioni negli ultimi due anni, che il Comune è obbligato ad investire in attività come il risparmio energetico, la riconversione e la bonifica di ambienti inquinati, abitazioni, ecc., lo sviluppo di un’economia verde, un trasporto ecosostenibile. Su questo, però, l’amministrazione di Ragusa tace. Per questo gli attivisti No Triv intendono premere sulla giunta attraverso una petizione popolare che intende sottolineare l’urgenza di una fuoriuscita dal petrolio attraverso il rafforzamento di un’economia ecologista che faccia transitare la nostra società in un futuro libero dai combustibili fossili.