Movimento Città ha presentato una apposita interrogazione, attraverso il proprio consigliere comunale, all’amministrazione di Ragusa spiegazioni dirette sul fatto. In una nota si legge: ” Vogliamo vederci chiaro fino in fondo, dirimendo alcuni importanti quesiti: la domanda di richiesta di utilizzo della chiesa San Vincenzo Ferreri è stata presentata secondo regolamento? L’evento svolto è stato di tipo privato o di tipo culturale-turistico? In questo secondo caso, quali caratteristiche e ricadute ha avuto questo evento? Nella concessione del bene architettonico sono state esercitate pressioni politiche o di “esperti” a libro paga del Comune? Qual è stata la reale entità dei danni accertati al prezioso bene architettonico? Il comportamento del privato animatore della festa-evento è ancora considerabile compatibile con il ruolo assunto di presidente dell’Osservatorio per l’impiego della tassa di soggiorno?”. Dopo le domande all’amministrazione comunale, Città esprime alcune riflessioni su quanto accaduto: “A noi di Movimento Città interessa molto poco l’episodio della festa, cui avrebbe partecipato un riconoscibile blocco sociale che noi facciamo coincidere con un minestrone di noti personaggi della vecchia politica e della imprenditoria finto-liberista, protagonisti più di disastri che di miracoli economico-sociali per la nostra città. Il fatto in sé andrebbe derubricato come episodio banale, di cittadini che credono di trovare una forma di autopromozione sociale attraverso l’esibito dispendio di denaro e soprattutto attraverso la mortificazione e l’asservimento a fini privati di beni pubblici: uno squallido episodio, in realtà, degno di una commedia di Pietro Germi sulla miseria della provincia italiana. Ci interessa piuttosto accertare l’esistenza o meno di comportamenti furbi, oltre che arroganti, da parte di privati che ritengono di poter sfruttare impunemente beni pubblici per fini privati. E tuttavia noi di Movimento Città, in attesa di ottenere e valutare tutte le informazioni richieste all’amministrazione, riteniamo che sia possibile dare subito una prima lettura politica del fatto: il blocco politico risultato vincitore nel 2013, che avrebbe dovuto difendere le ragioni del pubblico contro gli attacchi dei prepotenti di prima è incapace di fare argine… La cura della cosa pubblica è allo sfascio, gli apparati burocratici comunali fanno il bello e il cattivo tempo come prima, l’arroganza dei soliti prepotenti di ieri continua a determinare il clima sociale e politico della città. È ora di voltare pagina, con decisione e senza tentennamenti! Noi di Movimento Città come sempre saremo con tutti quei ragusani che non hanno smesso di lottare per la legalità, la trasparenza, la difesa dei beni comuni, la giustizia sociale”.