Su iniziativa del sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, si è svolta a Modica, la riunione tra i rappresentanti dei comuni del sud-est Sicilia che nel 2002 ottennero il prestigioso riconoscimento di Siti Unesco. All’incontro hanno partecipato, oltre ai primi cittadini di Noto, Modica, Ragusa e Palazzolo, anche i rappresentanti di Scicli, Militello Val di Catania e Caltagirone. Assente, tra i comuni invitati, solo quello di Catania. Unità e non frammentazione, questa la linea guida di cui si è discusso tra i vari rappresentanti istituzionali, per avere più voce a livello regionale e recitare un ruolo da protagonista assoluto nell’Unesco Sicilia. Tutti i presenti hanno convenuto sul fatto che bisogna trovare una linea guida comune e che bisogna snellire il più possibile la governance della costituenda fondazione. “Bisogna costruire un’organizzazione che dia continuità ai progetti, che possa rappresentare una memoria storica per le prossime generazioni. Caratteristica principale di questa fondazione dovrà essere la velocità decisionale. E’ necessario snellire la macchina burocratica e metterla al passo con i tempi e con l’importanza del sito che andremo a rappresentare” così il sindaco di Noto al termine della riunione. Sulla stessa linea il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto: “Accolgo con grande soddisfazione che, mediante la disponibilità dei rappresentanti dei Comuni del Val di Noto, oggi si sia concretizzato un primo, importante passaggio verso la realizzazione di una struttura snella e capace di definire un programma condiviso che superi la frammentazione delle iniziative dei singoli territori. Una struttura che si ponga come una realtà consolidata ed un interlocutore importante, sia in termini di promozione che di sviluppo dei progetti tesi alla valorizzazione ed alla crescita del Val di Noto”. Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, nel corso della riunione ha già lanciato la prima proposta, quella di una mobilità condivisa tra i vari Comuni in modo da poter consentire al turista di visitare tutti gli otto comuni e non fermarsi ad un’unica città.” Per far ciò – ha ribadito Abbate – si potrebbe utilizzare una parte della tassa di soggiorno che le città metterebbero in un fondo comune senza dover quindi aspettare i finanziamenti”. Martedi 9 febbraio alle 10:30 fissato un nuovo incontro tra tutti i presenti a Scicli. Sarà l’occasione per cominciare a formalizzare i dettagli di questa nuova creatura.