E’ tornato a riunirsi lunedì scorso il comitato intercontrade espressione dei residenti di tutti i villaggi a monte di Marina di Ragusa. E’ stato fatto il punto delle varie questioni ancora in campo per comprendere l’iter risolutivo delle problematiche che attanagliano zone che spesso risultano abbandonate a loro stesse dall’Amministrazione comunale. All’assemblea hanno partecipato anche numerosi residenti. Il portavoce del comitato, Peppe Calabrese, ha aggiornato i componenti dell’organismo intanto sulla questione che riguarda le antenne di telefonia mobile. Mentre con riferimento all’antenna di contrada Mangiabove, il comitato è riuscito a bloccarne la messa in funzione, almeno per ora (Wind ha infatti presentato ricorso al Tra contro il Comune), in contrada Gatto Corvino Vodafone ha impiantato l’antenna contro la volontà dei residenti suscitandone le ire. I cittadini hanno, tra l’altro, preso atto di come il Comune abbia fatto poco per impedire che ciò accadesse. Unica nota positiva, almeno per il momento, concerne i controlli portati avanti dall’Arpa che rilevano parametri in linea con la normativa in materia di esposizione delle onde elettromagnetiche da parte dei cittadini del posto, nella speranza che chi gestisce l’impianto non aumenti in futuro la potenza. Altro tema importante riguarda l’avvio dei lavori dell’acquedotto Camemi-Gaddimeli che condurrà l’acqua dalla diga Santa Rosalia a Marina. Tutto ciò in netto ritardo rispetto ai tempi previsti, con rinvii ingiustificabili di mese in mese. Il sindaco Piccitto e l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Salvatore Corallo, in estate avevano annunciato l’inizio immediato delle opere ma a distanza di sei mesi è stato scoperto che gli stessi lavori devono essere consegnati. Pare che solo da qualche giorno l’amministrazione abbia nominato un direttore dei lavori. Inoltre, i componenti del comitato hanno denunciato il totale stato di abbandono delle contrade: pali di illuminazione divelti, strade piene di buche, controlli inesistenti, servizi totalmente assenti. Questi villaggi, pur facendo parte ormai da anni del Prg della città di Ragusa non possono contare sulla fognatura né sull’acqua potabile. “E’ arrivato il momento di dire basta e gli annunci fatti dal sindaco Piccitto non ci incantano più” dice Calabrese che annuncia la riconvocazione del comitato a breve e, con esattezza, subito dopo la data del 10 febbraio quando si saprà se i lavori relativi all’acquedotto saranno consegnati oppure no.