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25/01/2012 -

Politica/

LA PROTESTA DEI FORCONI, RILESSIONE DEI GIOVANI PD

Lo scorso sabato, alla riunione settimanale dei Giovani Democratici di Ragusa, si è discusso sulla protesta dei “Forconi”. Queste le conclusioni dell’assemblea: “Queste manifestazioni che stanno “smuovendo” la Sicilia hanno creato nell’opinione pubblica voci discordanti su chi è favorevole e chi no, animando parecchia confusione soprattutto tra i giovani. Sentiamo l’esigenza di criticare i metodi utilizzati in queste manifestazioni, perché è inaccettabile far valere dei diritti calpestandone altri. A parte personaggi e personalità poco chiare che ruotano attorno a queste manifestazioni, noi vogliamo pensare a coloro i quali non vanno a lavorare da una settimana, agricoltori, trasportatori e pescatori, a cui si sono aggregati anche tutti coloro i quali stanno attraversando, per colpa di questa crisi, – scrivono i giovani del Pd – periodi tutt’altro che floridi. Questa protesta non può far passare il messaggio che la causa di tutto è dell’appena insediato governo Monti, perché in realtà questa crisi è il frutto, oltre che della crisi internazionale, di un decennio di governi Berlusconi-Bossi, e non dobbiamo e non possiamo nemmeno dimenticare che la Sicilia è la terra in cui il centrodestra e il berlusconismo hanno avuto maggiori consensi. Governi che per decenni – scrivono i giovani del Pd – hanno utilizzato i contributi per fare clientelismo e creare contributi “a pioggia” per moltissime delle categorie che adesso scioperano. Per cui noi siciliani non dobbiamo dimenticare di certo che questa è una fase figlia delle scelte scellerate di una classe dirigente che noi siciliani abbiamo contribuito ad eleggere. Ovviamente da questi movimenti/presidi, che hanno bloccato la nostra Regione, non possiamo che trarre una grande lezione: la gente è stanca – scrivono i giovani del Pd – di false promesse, la gente è stanca del fatto che siano sempre i soliti a dover pagare. In noi giovani si deve risvegliare quel senso civico che è mancato, per riuscire dal nostro piccolo a creare il futuro. Ben venga la protesta se fatta in modo civile, ma ai siciliani indignati – concludono i giovani del Pd – lasciamo le parole di Paolo Borsellino: “La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano”.

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