Nessun tir staziona nel piazzale antistante i box del mercato ortofrutticolo di contrada Petraro a Santa Croce. Qualche camion di produttori locali trasporta la merce deperibile in attesa di trovare un commerciante che possa acquistarla. Un vero proprio collasso dell’economia della fascia trasformata. Lo sciopero dei forconi prima, e degli autotrasportatori dopo, ha paralizzato la struttura mercantile. All’interno dei box stazionano migliaia di cassette di zucchine e di melenzane coperte con i teli di plastica per proteggere la merce dagli sbalzi di temperatura. “La conta dei danni si farà tra breve – dice Gaetano Gulino, commissionario ortofrutticolo – ma l’intera economia è in ginocchio. Molte cassette di ortaggi freschi e particolarmente deperibili, tipo la zucchina, sono finite al macero. Adesso speriamo che il mercato di Catania possa acquistare una parte dei nostri prodotti”. Le organizzazioni agricole hanno chiesto al prefetto misure urgenti come la sospensione dei termini di pagamento di scadenza degli oneri tributari, previdenziali e bancari. “La mancata commercializzazione dei nostri ortaggi ha arrecato un danno enorme alle imprese – aggiunge limprenditore Bartolo Fiorilla -. Ci auguriamo che il governo dia le risposte che la gente attende per dare respiro all’economia siciliana”. La protesta degli agricoltori che si sta allargando a macchia d’olio non può lasciare insensibile la commissione politiche agricole nell’ambito della conferenza delle Regioni. L’onorevole Francesco Aiello condivide l’appello lanciato da Saverio De Bonis, coordinatore della Fima, la Federazione italiana movimenti agricoli. “Da anni i movimenti agricoli italiani e le associazioni autonome, così come abbiamo fatto anche noi in passato – dice Aiello – stanno denunciando alle istituzioni, a tutti i livelli, l’implosiva situazione in cui versa il settore, prospettando anche le soluzioni. E’ giunto il momento che il coordinatore della Conferenza delle Regioni faccia valere il suo peso istituzionale e politico, in questa fase cruciale che vede restringere sempre più l’accesso al credito e manifestare tutti gli effetti restrittivi delle manovre fiscali”. A Modica, intanto, nell’aula consiliare, si è tenuta un’affollata assemblea dei forconi.