I carabinieri hanno identificato e denunciato un trentottenne ragusano, già noto alla giustizia. Venerdì mattina un parrocchiano aveva notato il vetro della porta d’ingresso frantumato e degli schizzi di sangue sullo stesso e a terra. La porta della chiesa e quella della canonica erano state danneggiate con un posacenere in ferro e un grosso masso. I vetri, entrambi di tipo antisfondamento, avevano retto i colpi e il malintenzionato aveva desistito senza riuscire a entrare. I militari dell’Arma hanno repertato alcune tracce di sangue appartenente all’autore e hanno trovato sulla maniglia un’impronta digitale. Inserita l’impronta nel computer, i carabinieri hanno appurato che il soggetto era già schedato e sono andati a casa trovandolo con una mano fasciata.
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