Le indagini sono partite quando la Squadra Mobile di Ragusa nel mese di novembre 2015 aveva effettuato un sopralluogo a Pozzallo presso un’azienda di arredamento, dove era stato perpetrato un ingente furto (100.000 euro circa) presso un magazzino dove venivano depositati elettrodomestici. L’analisi delle immagini “catturate” dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza e l’incrocio di questi dati con quelli delle celle del traffico telefonico della zona nella notte del furto, permettevano di dare avvio ad un’attività tecnica a carico di due soggetti residenti a Catania. Dopo pochi giorni dal furto, la merce veniva rinvenuta proprio nel catanese e per questo fatto reato due soggetti originari del luogo, venivano denunciati per ricettazione e la refurtiva veniva restituita al gruppo “Inventa”. Subito dopo il furto di elettrodomestici si registravano 4 furti presso concessionarie auto di Ragusa e Modica. Dal rinvenimento della refurtiva e soprattutto dopo aver rilevato un’impronta di un cittadino rumeno su un’auto rubata a Ragusa, aveva inizio una complessa indagine che vedeva il coinvolgimento di cittadini rumeni residenti prevalentemente nel capoluogo etneo. La Polizia ha raccolto in poco più di 3 mesi, gravi indizi di reato a carico di 14 soggetti, tra cui una donna che svolgeva il ruolo di autista. Il gruppo criminale era dedito alla commissione di furti di ogni tipo ma, prediligeva gli impianti fotovoltaici e le concessionarie auto con il fine di rubare Suv da utilizzare come arieti per sfondare vetri blindati di tabaccherie e negozi di elettronica, così da depredarle di ogni cosa, soprattutto tabacchi e gratta e vinci.