La Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Ragusa, a carico di un uomo di 30 anni circa della provincia di Ragusa, per aver violentato la figlia della convivente, una bambina sotto i 12 anni. La tragedia subita dalla piccola vittima è nata tutta tra le mura domestiche, in quanto l’indagato ha abusato della bambina (figlia di un precedente rapporto della madre), proprio quando aveva iniziato la relazione con la donna ignara di tutto. È stata proprio la madre a portare gli investigatori della Polizia di Stato sulla giusta strada, vincendo la vergogna ed i sensi di colpa che aveva per aver messo dentro casa proprio colui che si è rivelato ai suoi occhi il peggiore dei criminali. Dapprima aveva chiesto prestazioni sessuali alla compagna “diverse”, ovvero orge e rapporti omosessuali con uomini e donne, poi, dopo il rifiuto categorico della compagna ha iniziato a picchiare e poi abusare della piccola. La madre non si era accorta di nulla, ma per le richieste sessuali del compagno aveva deciso di allontanarlo da casa e così ha fatto. Solo in quel momento la piccola si è determinata a manifestare qualche disagio e per questo la madre ha chiesto ed ottenuto aiuto alle Istituzioni che le hanno permesso di apprendere i gravi fatti accaduti. Presso la stanza per le audizioni protette della Squadra Mobile di Ragusa, la minore è stata ascoltata da personale femminile specializzato della Polizia di Stato, dal Pubblico Ministero e da una psicologa. Durante l’audizione, la piccola ha confermato quanto aveva riferito alla madre, delle violenze fisiche e sessuali subite, delle tremende costrizioni alle quali era sottoposta dal compagno della madre. Lui le chiedeva massaggi sulla schiena ma poi, le ha chiesto molto di più e quando si rifiutava erano botte, con la solita violenza psicologica: “se lo dici alla mamma non ti crederà e ti manderà via da casa”, quindi la piccola cedeva al ricatto. L’uomo ora è rinchiuso nel carcere di Ragusa dove sarà ospitato nella sezione speciale per questo genere di crimini.
Panoramica sulla Privacy
Il trattamento e la raccolta dei dati personali e della privacy è regolamentata dall'Articolo 13 del Decreto Legislativo del 30 Giugno 2003 numero 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e dal Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 Maggio 2018.
Per l'informativa completa vi rimandiamo alla pagina Privacy Policy.