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13/05/2016 -

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Combattere la disoccupazione siciliana: due strade da percorrere

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La disoccupazione giovanile è un problema molto sentito in Italia, soprattutto nel Sud. Non è un caso, dunque, che il maggiore tasso di disoccupazione degli under-25 si registri in Calabria e in special modo in Sicilia: stando ai dati rilevati da Eurostat, infatti, l’isola siciliana ha fatto registrare un aumento della disoccupazione giovanile che, soprattutto a causa della crisi e delle aziende che hanno smesso di assumere, si è attualmente attestata sul 55,9%.

 

Sono dati che devono portare ad una riflessione e alla programmazione di strategie immediate, soprattutto considerando che in Sicilia la percentuale di giovani senza lavoro è quasi 3 volte la media europea. Ma come si può risolvere questo impellente problema? Con lo studio e la valorizzazione del territorio e del turismo.

Esistono lauree e lauree: ci sono quelle che si rivelano semplicemente dei pezzi di carta da appendere in salotto, e quelle che invece rappresentano un vero e proprio passe-partout per avere accesso al mondo del lavoro. In questo senso le facoltà di ingegneria, garantiscono un tasso occupazionale dell’81% entro 3 anni dal conseguimento della laurea. E senza nemmeno l’esigenza di trasferirsi in un’altra regione, se si sceglie di iscriversi a una laurea magistrale in ingegneria elettronica presso una un’università telematica come Unicusano. In questo modo gli studenti siciliani potranno gestire lo studio senza incorrere nelle spese da fuori sede, e al tempo stesso lavorare part-time per arrotondare a fine mese.
Il primo passo che i giovani devono dunque compiere per immettersi nel mercato del lavoro, potendo contare su titoli di studio e competenze da esibire sul proprio curriculum, è senza dubbio il conseguimento di una laurea, fondamentale per risultare appetibili per le poche posizioni aperte dalle aziende.

 

Ma non basta certo una laurea qualsiasi per imporsi e per trovare un’occupazione che sia gratificante oltre che richiesta: non tutti i titoli di studio, infatti, assicurano un’alta percentuale di assunzione perché, com’è ovvio che sia, certe figure altamente specializzate sono decisamente più importanti per l’economia delle aziende. Ed allora è necessario informarsi prima sugli sbocchi occupazionali.

La Sicilia è una regione nota per l’alto tasso di disoccupazione, e non solo degli under-25. Sempre secondo i dati raccolti da Eurostat, infatti, l’isola ‘vanta’ un tasso di disoccupazione dei cittadini compresi fra i 20 ed i 64 anni superiore al 41%. Per non parlare poi del tasso di disoccupazione di lunga durata, che prende in considerazione chi non svolge neanche un lavoro nell’arco di 12 mesi.

 

Una soluzione potrebbe sicuramente essere investire nelle infrastrutture turistiche e nel territorio dato che, nonostante i suoi tanti grattacapi, la Sicilia rimane ancora oggi una delle mete più apprezzate dai turisti di tutto il mondo. Ad esempio, vista la nuova età dell’oro che sta vivendo il settore dell’agricoltura, una fonte di occupazione per i disoccupati potrebbe essere proprio la terra, soprattutto se gestita secondo i dettami della nuova green economy.

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