“Sono qui a chiedere, ancora una volta, dopo sei mesi dall’approvazione della legge di Stabilità che contiene una norma che garantisce un completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia, consente la riduzione dei disagi derivanti dalla condizione di insularità, permette prezzi scontati sui biglietti aerei, come mai ad oggi continua questo impietoso silenzio da parte del Ministero e della Regione”. Questo l’inizio della missiva del deputato alla Camera Nino minardo che chiede notizie al ministro dei Trasporti e infrastrutture riguardo la cosidetta continuità territoriale. Minardo aggiunge: “Fino a questo momento non si hanno notizie circa le procedure per chiudere l’iter con il conseguente bando di gara al fine di attuare la disposizione contenuta nella legge di stabilità. Un silenzio da parte di tutti su quella che nasce come una opportunità e rischia di trasformarsi in una beffa. La norma citata, che favorisce il diritto alla mobilità anche ai passeggeri non residenti, costituisce un elemento fondamentale per sviluppare il sistema del trasporto aereo da e per la Sicilia ed ha, inoltre, importanti ricadute positive dal punto di vista economico-sociale per l’ intera Regione. Questa norma non ha nulla a che vedere con la stravagante richiesta dell’Enac di utilizzare questi fondi (20 milioni di euro) per i collegamenti con Lampedusa e Pantelleria; questi sarebbero collegamenti interni alla Sicilia, per cui l’utilizzo in modo diverso rispetto a quello che prevede la norma determinerebbe una distrazione di fondi contraria alla volontà del Parlamento che ha approvato l’emendamento da me proposto. Non si capisce perché, ad oggi, la Regione non ha ancora convocato la conferenza di servizi, ultimo passo prima della predisposizione e pubblicazione del bando”. Durissimo l’onorevole Minardo che così conclude: “Il Il Presidente della Regione dovrebbe spiegare ai siciliani perché, nonostante le rassicurazioni, fino adesso non ha espletato questo passaggio cosi come invito ancora una volta il Ministro ad interrompere l’assordante silenzio sulla vicenda e ad intraprendere una iniziativa finalizzata ad avere un raccordo definitivo per chiudere la questione tra Stato e Regione”.