Il Coordinamento provinciale Cub Trasporti fa presente che da domenica 24 luglio Comiso non ha più una stazione ferroviaria. “RFI ha attuato – continua il sindacato – il suo piano di smantellamento del secondo binario, eliminando gli scambi di collegamento; adesso è in funzione soltanto il binario di corsa, e quindi da stazione Comiso è ridimensionata a semplice fermata, alla pari di qualsiasi stazioncina di campagna”. La Cub Trasporti da tempo denuncia “l’assurda politica di risparmio sulla manutenzione di scambi e binari, che per ottenere risparmi irrisori spende cifre di gran lunga superiori (il riferimento è ai lavori per la mutilazione in oggetto) e rovina infrastrutture storiche. Una politica in netto contrasto con gli investimenti tra Comiso e Licata: ben 35 milioni di euro appena spesi per potenziare il traffico ferroviario; una strategia cieca che non vuole vedere lo sviluppo che la mobilità sta subendo nel territorio in seguito all’apertura dell’aeroporto di Comiso”. Cub trasporti sostiene infine che da diversi mesi, “e fino a poche settimane fa, avevamo allertato la deputazione iblea e il sindaco di Comiso sull’imminenza dell’intervento di smantellamento. Ecco, quindi, che precise responsabilità vanno addebitate a chi ha preso sottobanco i nostri allarmi: sindaco e deputati che daranno conto ai cittadini del loro mancato impegno. Sarebbero bastate poche ma incisive pressioni per bloccare una volta per tutte lo smantellamento”.
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